Operazione “Dolci Incontri”: arrestato 41enne a Settimo Torinese

CAMMARATA – Ieri i carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Cammarata, in applicazione dell’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa in data 12.07.2014 dal G.I.P. del Tribunale di Agrigento, hanno tratto in arresto a Settimo Torinese, Maccarrone Sebastiano di 41 anni, pregiudicato, residente in quella località.
L’arresto è avvenuto nell’ambito dell’indagine denominata “Dolci Incontri” condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia di Cammarata.
Le investigazioni iniziate all’inizio di quest’anno, portavano già alla fine del mese di marzo all’arresto di Michele Salvatore Nuara, gravemente indiziato di avere condotto una casa di prostituzione in contrada “Giovannello – Cozzo Disi”, agro del Comune di Casteltermini, nonché di atti di lenocinio a mezzo internet, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione altrui. In quell’occasione i militari, all’interno del casolare, sorprendevano una donna venezuelana di 29 anni nell’atto di prostituirsi con un soggetto del luogo.
Successivamente, nel mese di aprile veniva arrestata Costanza Palma 33enne di Cammarata, attualmente sottoposto agli arresti domiciliari e controllata da braccialetto elettronico. La predetta è gravemente indiziata di avere gestito delle case di prostituzione facendosi consegnare la metà dei guadagni ottenuti dall’attività di meretricio ivi esercitata da diverse ragazze straniere, sfruttandone, per l’appunto, la prostituzione.
Durante l’operazione erano stati sottoposti a perquisizione e contestuale sequestro gli immobili ove si svolgeva l’attività di meretricio; trattasi di tre appartamenti dei quali due ubicati a Palermo e uno a Porto Empedocle e di una villetta sita nella periferia di Castronovo di Sicilia. Tale attività la cammaratese la gestiva in concorso con Toquica Diaz Pilar del Valle, la quale in un primo tempo riusciva a sottrarsi alla cattura rifugiandosi in Francia, ma che poi veniva tratta in arresto a Ventimiglia.
In particolare, è stato riscontrato che il Maccarrone curava la pubblicazione in due siti internet degli annunci relativi alla casa di prostituzione di Casteltermini. Durante una perquisizione effettuata presso la sua abitazione nel mese di marzo venivano, infatti, rinvenuti vari appunti relativi ai predetti annunci nonché foto e inserzioni all’interno del proprio computer. In quell’occasione venivano sequestrati un notebook, uno smartphone e documentazione varia.
Tuttavia, nonostante il predetto sequestro, la fruttuosa attività era continuata, infatti, in occasione dell’esecuzione della misura cautelare di ieri, veniva effettuata un ulteriore perquisizione durante la quale veniva accertato che il Maccarrone aveva acquistato nuovo materiale informatico con il quale continuava ad inserire gli annunci relativi all’attività di meretricio di altre case di prostituzione, infatti gli venivano sequestrati un notebook, un tablet e vari smartphone.