Villalba, la contro querela di Bordenga

VILLALBA – L’acceso scontro politico si sposta sul piano giudiziario e si intensifica sempre più. Il presidente del consiglio comunale Salvatore Bordenga non rimane impassibile alla querela presentata nei suoi confronti dal consigliere d’opposizione Giuseppe Favata e reagisce con una contro querela per ingiuria e diffamazione.
Con un comunicato diffuso il 16 aprile Bordenga spiega i motivi che lo hanno spinto a tale reazione. “Nella seduta del Consiglio Comunale del 28 febbraio con un documento, di cui è stata data lettura ad inizio della seduta, senza motivo alcuno, ancora una volta, mi ha gravemente offeso nell’onore ingiuriandomi” si legge ” Poi, lo stesso consigliere intendeva bloccarmi nel diritto di replica, impedendomi di proseguire il pacato intervento per fatto personale, interrompendomi ripetutamente con una preordinata e prepotente aggressione verbale gridata e ingiuriosa”.
“Successivamente Favata ha rilasciato delle dichiarazioni diffamanti, tese a discreditare la figura della sfera personale di ingegnere libero professionista e quella di cittadino impegnato politicamente, già dirigente provinciale del Partito Comunista Italiano / PDS / DS e del Partito Democratico, consigliere e Assessore Provinciale, ora eletto, con ampio consenso popolare, alla carica di Consigliere e di Presidente del Consiglio”.
In merito alla querela presentata da Favata per avergli rivolto, sempre nella stessa seduta, più volte la parola “fascista” Bordenga sottolinea “Dare del fascista, nel dire comune, si riferisce ad atteggiamenti arroganti, prepotenti, antidemocratici, di limitazione della libertà di parola o, peggio ancora, di limitazione del diritto di replica per fatto personale”.

Flavia Fruscione