E’ del 16 Febbraio, la notizia pubblicata su repubblica.it, in cui due giovani londinesi si sono inventati un lavoro, produrre ortaggi a Km zero a 30 metri di profondità nei tunnel utilizzati come rifugio dai londinesi nella seconda guerra mondiale.
In questo primo numero della rubrica “Comunità Solidale Magaze” non parleremo di certo di ciò che fanno a Londra, ma una domanda mi sorge spontanea: perchè due giovani londinesi hanno avviato un attività “in serra” nel sottosuolo di Londra mentre nel nostro bel territorio si vedono molte terre abbandonate?
L’economia solidale offre grandi opportunità al nostro territorio ricco di risorse, che guardano a rilanciare la nobile arte dell’agricoltura per mezzo di strumenti come i Gruppi di Acquisto Solidali (GAS) ed il commercio equo-solidale.
Tutta questa solidarietà nei nomi sta nel fatto che alla base di questa economia ci sta la persona ed il suo lavoro che deve essere giustamente ricompensato con un giusto equilibrio tra produttore e consumatore.
Sia per la filiera corta (GAS) che per la lunga (commercio solidale) con l’economia solidale c’è un maggior equilibrio tra il giusto guadagno del produttore e la soddisfazione del consumatore di aver acquistato un prodotto locale ad un giusto prezzo.
I GAS sono già presenti in Sicilia, anche se ad oggi, ancora non molto conosciuti, ma di certo vedere gruppi di persone organizzate avere un rapporto diretto con il produttore rappresenta una bella conquista sia economica che sociale e l’economia solidale sarebbe un buon volano per lo sviluppo dell’economia dei monti sicani, da sempre vocati e dediti al lavoro nell’agricoltura.
Praticamente, come funzionano i Gas?
Basta riunirsi in gruppi, anche piccoli, di amici o di famiglie. Un referente del gruppo, anche a turno, si intesta il compito di raccogliere gli ordini, sulla base di un listino a prezzi trasparenti, e di trasmettere l’ordine al gruppo di offerta, ad esempio, ad una cooperativa che provvederà alla consegna della spesa a prezzo scontato.
In poche parole, sostegno allo sviluppo locale, socializzando e guadagnandoci tutti mettendo in moto un processo virtuoso di economia solidale.
Rino Genco, presidente Associazione Karol Wojtyla ONLUS.
