Amministrative 2013 – Sutera :Intervista al candidato a sindaco Marco Carruba

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Avvocato Carruba, quali sono i motivi che l’hanno convinta a candidarsi?

Marco Carruba: “Le motivazioni sono di due ordini. Un ordine è di carattere religioso, sembrerebbe una cosa strana ma è così. Io da un mio viaggio a Medjugorje praticamente non solo sono rinato come persona, ma è da li che nasce il mio impegno in politica:devo rendere nuovamente servizio alla mia città e lo devo fare in nome della Madonna, cioè lo devo fare per tutta la collettività. Poi la mia è una candidatura sollecitata dal basso: è la gente che mi ha chiesto di candidarmi e io cercherò di soddisfare questa chiamata dal basso rendendo servizio alla mia società.”

Qual e’ il suo progetto fattibile in breve tempo (max un anno)? 

Marco Carruba: “I progetti sono tutti fattibili; il mio programmasi articola in dieci punti, ma centrali sono effettivamente, Occupazione Lavoro e Turismo. Però il primo obiettivo della mia amministrazione è dare lavoro. Come? Semplice. In primo luogo miriamo a completare la casa per anziani prendendo i soldi dal mecenatismo o attraverso la creazione di società, SRL o cooperative, laddove il comune presterà ipoteca sull’immobile in modo da incentivarne la gestione privatistica e abbattere notevolmente i costi. In secondo luogo si può rivalutare il Monte San Paolino con società che vadano a ristrutturare la sala ristoro sul monte, la cucina annessa e il piazzale davanti la chiesa, e magari a costruire strutture come piscina o pizzeria. Il comune potrà poi affittare le bellezze di San Paolino agli opportuni gestori. Infine abbiamo intenzione di valutare la possibilità di creare impianti industriali da parte di un mio parente procuratore d’affari.”

Può fare una sintesi del suo programma realizzabile?

Marco Carruba:  “Andiamo per ordine alfabetico così com’è impostato. riguardo ad Ambiente e Agricoltura faremo opere di ingegneria forestale, noi faremo forestazione.  Propongo di coltivare pistacchi perchè hanno una resa eccezionale.  Ho intensione attraverso le università di iniziare a impiantare coltivazioni sperimentali e considerare le forme alternative dell’energia da considerare: l’eolico, il minieolico, i pannelli solari e altri sistemi che sono quelli delle biomasse. Beni culturali: si deve considerare il turismo più elevato, quello di tipo culturale. Abbiamo ori, argenti, paramenti sacri, poi abbiamo aree archeologiche sconosciute e un sistema di reperti archeologici da portare in una sezione del museo che voglio realizzare.Poi ci sono una serie di libri di volumi che vanno riscoperti come il “Breviario miniato dei Carmelitani” che andrebbe recuperato da Palermo dalla Biblioteca Nazionale. Palazzo Salamone sarà poi espropriato, aggiunto al patrimonio comunale e poi ne faremo emergere le strutture che ancora ci sono al di sotto dell’orto. Riguardo al rapporto con gli emigrati e i turisti puntiamo sul coccolare e accogliere  chi viene a Sutera con una cultura dell’accoglienza. Tutto va fatto con amore e dedizione e spero di poter educare gli operatori in tal senso. In riferimento al rapporto con i pubblici dipendenti sarà adottato il criterio della meritocrazia: se per esempio i dirigenti mi rendono e lavorano allora gli darò il denaro che gli spetta, ma se lavorano non facendo nulla non avranno quello che gli dovrei dare. Riguardo al turismo noi dobbiamo cercare di sollecitare il turista quello attento. Come? Intanto faccio l’esempio del gruppo speleologico a Sutera: basta attivare una o due grotte, metterle in funzione in maniera tale che possa essere visitata e già noi avremmo un flusso di turisti che è appassionato di quelle cose. Attraverso le agenzie turistiche di valore vogliamo contattare tutti quei suteresi di seconda, terza generazione che sconoscono Sutera e farli tornare perché di sicuro qualcuno sarà interessato a investire nel suo paese quando lo troverà così cambiato. Per quanto concerne l’Urbanistica penso che un piano regolatore che non prevede un area commerciale e industriale non ha senso. Noi invece dobbiamo individuare una nuova area dove chi vuole può venire a investire.”

Com’e’ il suo rapporto con internet e gli altri mezzi di comunicazione di massa? E quale dovrebbe essere, secondo lei, il rapporto politica-comunicazione?

Marco Carruba: “Io il computer lo uso solo per lavorare e quando qualcosa non mi riesce divento pazzo. Io un messaggio non lo so mandare, un’email non la so mandare, uso il computer semplicemente per video-scrittura. Sono negato io preferisco ancora scrivere a penna e preferisco parlare direttamente con la gente anziché parlare via face book o via web. Per il rapporto politica- comunicazione sono d’accordo: io tra l’altro sono stato il primo ad informatizzare il comune di Sutera ma questo non significa che mi debba informatizzare io.”

Percepisce il distacco politici – società?

Marco Carruba: “Io il distacco con i miei sostenitori non l’ho mai perso, tant’è vero che sono loro a chiamarmi a candidarmi.”

Dopo ben dieci anni di amministrazione Difrancesco perché un cittadino suterese dovrebbe votare Marco Carruba Sindaco e la sua lista?

Marco Carruba:  “Io, parlando del simbolo, l’ho creato mutuando una frase del nostro papa Francesco e scrivendo la parola “Suteresi” davanti e continuando “non fatevi rubare la speranza” perché a Sutera non c’è più nulla se non la speranza. “Chi di speranza campa, disperato muore” si dice dalle nostre parti ma si dice anche che “ la speranza è l’ultima a morire” : il paese di Sutera sta per morire la speranza è quella che ci può salvare. Io do la speranza e se mi vogliono seguire gli do la speranza della Spes Pvblica, ossia dell’amministrazione pubblica. Marco Carruba sindaco l’ho scritto perché ho voluto indicare al cittadino questa è la lista che devi votare. Se la gente vorrà votarmi mi renderà solamente felice, se vorrà votarmi avrà la speranza di invertire questa rotta che ci porta al baratro. Io sono sereno, mi rimetto al popolo.”