Politiche 2013: quando, come e perchè si vota

Elezioni politiche del 24 e 25 febbraio: tutto quello che c’è da sapere. Quando si vota, per cosa si vota, cosa serve per votare, come si vota, come funziona il sistema elettorale alla Camera, come funziona il sistema elettorale al Senato.

Quando si vota.
Domenica 24 febbraio dalle 8.00 alle 22.00 e lunedì 25 febbraio dalle 7.00 alle 15.00

Per cosa si vota.
Per eleggere i deputati della Camera dei Deputati e i senatori del Senato della Repubblica.

Cosa serve per votare.
L’elettore dovrà presentarsi al seggio con un documento d’identità valido e la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l’ha smarrita, può richiederne un duplicato all’ufficio elettorale del comune di residenza.

Come si vota.
Con la scheda rosa si vota per la Camera dei deputati. Possono votare per la Camera tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto 18 anni. Per votare alla Camera bisogna fare una croce solo sul simbolo del partito che si intende votare, senza indicare nessuna preferenza o mettere altri segni sulla scheda.

Con la scheda gialla, tutti i cittadini italiani che abbino compiuto 25 anni, possono votare per il Senato. Per votare bisogna fare una sola croce sul simbolo del partito che si intende votare. Non si possono esprimere preferenze né mettere altri segni sulla scheda.

Come funziona il sistema elettorale alla Camera.
Per eleggere i 630 deputati è in vigore un sistema proporzionale, con premio di maggioranza al partito o alla coalizione che prende più voti, e con soglie di sbarramento per poter entrare in Parlamento.
Il premio di maggioranza garantisce un minimo di 340 seggi (il quorum, la metà più uno dei deputati, è 316) al partito o alla coalizione che ha preso più voti degli altri. Significa che, in una competizione elettorale con tante coalizioni come queste politiche, potrebbe bastare meno del 30% dei voti per prendere il 54% dei seggi.Le soglie di sbarramento, ovvero le percentuali minime che servono per entrare alla Camera, sono del 4% per i partiti che si presentano da soli e del 10% per le coalizioni.Le liste collegate ad una coalizione che abbia superato il 10%, partecipano alla ripartizione dei seggi se superano il 2% dei voti, o se rappresentano la maggiore delle forze al di sotto di questa soglia all’interno della stessa (il cosiddetto miglior perdente). Questo vuol dire che se una coalizione che superi lo sbarramento del 10% fosse formata da 3 partiti di cui solo 2 superano il 2%, il terzo entrerebbe sicuramente alla Camera con qualsiasi percentuale; se una coalizione fosse formata da 4 partiti di cui solo 2 superano il 2%, entrerebbe alla camera solo il più votato degli altri 2 che non hanno superato la soglia. Se una coalizione non dovesse superare il 10%, ogni singolo partito che la compone deve superare il 4%.

Il sistema elettorale al Senato.
Anche per l’elezione dei 315 senatori è in vigore un sistema proporzionale con premio di maggioranza e soglie di sbarramento, solo che tutto viene calcolato su base regionale. La legge assegna al partito o alla coalizione che arriva prima in una determinata regione almeno il 55% dei seggi. Ogni regione ha un numero di seggi, proporzionato alla popolazione.
In Molise (2 seggi) e all’estero (6 seggi) non è previsto alcun premio di maggioranza al Senato; nelle altre regioni alle elezioni politiche italiane del 2013 la coalizione vincente otterrà almeno 13 seggi su 22 in Piemonte, 27 su 49 in Lombardia, 14 su 24 in Veneto, 4 su 7 in Friuli-Venezia Giulia, 5 su 8 in Liguria, 13 su 22 in Emilia-Romagna, 10 su 18 in Toscana, 4 su 7 in Umbria, 5 su 8 nelle Marche, 16 su 28 nel Lazio, 4 su 7 in Abruzzo, 16 su 29 in Campania, 11 su 20 in Puglia, 4 su 7 in Basilicata, 6 su 10 in Calabria, 14 su 25 in Sicilia, 5 su 8 in Sardegna. In Valle d’Aosta, cui è assegnato un solo seggio, il sistema elettorale è forzatamente uninominale, come pure in Trentino-Alto Adige per 6 dei 7 seggi assegnati alla Regione.
La soglia di sbarramento al Senato è dell’8% per i singoli partiti e del 20% per le coalizioni. Le liste collegate nelle coalizioni che abbiano superato il 20%, devono prendere almeno il 3% dei voti per poter partecipare alla ripartizione dei seggi.