Mussomeli: l’artista Calogero Barba espone nella sua città. Opere pittoriche e digitali in esposizione

MUSSOMELI  – Sarà inaugurata dal sindaco Salvatore Calà venerdì 7, alle 18:00, presso Palazzo Sgadari, la personale di Calogero Barba. L’evento, dal titolo “Calogero Barba incontra gli amici di Mussomeli”, è stato voluto fortemente dall’Assessore alla Cultura Enzo Nucera. Un susseguirsi di opere di un’artista di origini mussomelesi che si è distinto nell’arte, nella ricerca e nella sperimentazione visiva.
L’esposizione è presentata in catalogo da un testo critico dello scrittore e drammaturgo Mario Ricotta, che ne delinea e ne traccia l’iter formativo e creativo attraverso i linguaggi della pittura, della scultura e dell’installazione.
Opere pittoriche e digitali prodotte dal 2005 fino ai nostri giorni, tra cui i ritratti della serie “365-uno al giorno”, dipinti ad olio di piccolo formato che ritraggono personaggi illustri che si caratterizzano per quelle “affinità elettive” considerate come requisiti minimi dall’artista per essere inclusi nella sua privilegiata galleria di ritratti.
“Il volto delle figure occupa l’intero campo visuale della tela, con un sapiente uso coloristico, fatto di precisissimi tocchi di colore che scandiscono con i toni caldi e vibranti le profondità plastiche dei volti, conferendo ad ogni singolo personaggio effetti di “iperrealtà”. – spiegano gli organizzatori – Nell’approccio tematico, Calogero Barba agisce su un rigoroso impianto autoreferenziale, intercalando presenze storiche dell’arte contemporanea con cui stabilisce ipotetici colloqui culturali e confronti sul piano dialettico della pittura come dato antropologico e quindi aperti allo scambio emozionale.
In quest’ottica, l’artista sottolinea e rimarca il ritorno all’evocativa forza visuale della pittura come restaurazione di una espressività ritrovata, nell’era delle tecnologie della Rete globale.
Riconoscendo che i media elettronici stanno sempre più cambiando il modo di vivere e il mondo dell’arte, l’artista decide di riprendersi quella libertà quasi perduta praticando la pittura come modello di visione da non sostituire con quelle delle comunità virtuali.”
Calogero Barba è nato a Mussomeli nel 1958. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Palermo, corso di Scultura. Docente presso il Liceo Artistico Statale “F. Juvara” di San Cataldo, ha al suo attivo numerose esperienze nel campo dell’arte. Nel 1980 approda alla Scultura e, grazie alla frequentazione delle Gallerie d’Arte e degli studi di alcuni artisti palermitani, matura la conoscenza del divenire dell’Arte Visiva. Il 1986 è l’anno in cui inizia i progetti a carattere antropologico. Nel 1990 entra in contatto con Francesco Carbone, e collabora alla formazione del gruppo di Arte Antropologica Contemporanea. Per conto dell’I.S.A. “F. Juvara” di San Cataldo, nel 2008, ha ideato e curato il progetto “Memorie di pietre”, parco di sculture in pietra di Sabucina. Nel 2010 colloca una scultura permanente presso il Museo della Solfara dell’ex miniera Trabia-Tallarita di Sommatino e, nello stesso anno, nel mese di dicembre, con la “Scuola di Caltanissetta”, partecipa alla mostra/evento inserita nella tesi di laurea “Viaggio al centro della Terra” a cura di Miriam La Rosa. Nel 2011, nell’ambito della 7ª edizione della Giornata del Contemporaneo, a San ataldo, cura la mostra internazionale sul libro d’artista -/ libro oggetto “Books/LiberAbaci”. Ha partecipato alla 54esima Biennale Internazionale di Venezia, Padiglione Italia, Lo Stato dell’Arte. Nel 2012, presso il Palazzo della Cultura di Catania, ha curato la mostra “Libidine/Libridine Libri d’Artista/Libri Oggetto”, evento collaterale ad ArtFactory 02.
Da anni tiene seminari e workshop in diverse Accademie di Belle Arti italiane. Come operatore culturale dirige l’Archivio di Comunicazione Visiva e Libri d’Artista.
Dalla seconda metà degli anni novanta si interessa di elaborazioni digitali al computer, investigando le risultanze coloristiche che il mezzo suggerisce.
La mostra resterà aperta fino all’11 settembre dalle 17:00 alle 20:00.